Dai sandali al razzismo, tutte le battaglie (vinte) di Rudiger, l’uomo in più del Chelsea

Giocava con le scarpe rotte nei campetti della periferia di Berlino, ha affrontato i problemi economici della famiglia e le incomprensioni con Lampard che l’aveva messo ai margini: con la gestione Tuchel è diventato insostituibile e…

Da bambino lo chiamavano Rambo. Combatteva su qualsiasi pallone nei campetti del quartiere berlinese di Neukölln nonostante avesse delle scarpe con buchi così grossi che di fatto erano ormai sandali, senza fermarsi. Non si è mai fermato Antonio Rudiger, né quando rischiava di giocare a piedi nudi, né quando la famiglia rimase senza soldi, né quando è finito ai margini del Chelsea di Frank Lampard con un’opinione pubblica ipercritica nei suoi confronti. E proprio perché non si è mai fermato, stasera il difensore ex Roma giocherà la finale di Champions League, probabilmente da titolare, presentandosi a Porto con degli incredibili numeri che lo dipingono come pedina fondamentale dei Blues.

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