110 anni di storia: auguri Torino

110 anni di storia: auguri Torino
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Oggi è il compleanno del club tra orgoglio e voglia di nuovi successitwitta

TORINO – Per celebrare i 110 anni del Torino attraverso le parole di chi ha contribuito da protagonista a scrivere la storia granata sarebbe servito uno speciale intero. Tali e tante sono le frasi consegnate alla storia che danno il senso del Toro. Un club che ha sacro rispetto delle proprie origini e delle vicende, dal tragico al glorioso, che ne hanno contraddistinto l’epopea. Un angolo di lettura speciale, fin terapeutico per lenire il dolore della perdita, era scaturito dalla lucida e fervida mente di Indro Montanelli. «Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta», scriveva il giornalista. Delicatissima, sempre in riferimento alla tragedia di Superga, la visione del dramma proposta da Carlin, indimenticato disegnatore e giornalista torinese che fu anche direttore di Tuttosport: «Forse era troppo meravigliosa questa squadra perché invecchiasse. Forse il destino voleva arrestarla nel culmine della sua bellezza».

Hart vuole solo il Torino

E di bellezza, nel Toro, ce n’è stata, ce n’è, e ce ne sarà sempre tanta. È sufficiente salire a Superga un 4 maggio, per rendersene conto. Una ricorrenza, nel corso degli anni, resa indimenticabile dalle parole di Don Aldo Rabino, storico cappellano del Torino mancato all’affetto di tantissime persone che gli volevano bene il 18 agosto del 2015. Questa, una tra le tante cose dette sull’Essere granata da parte di Don Rabino: «Per chiunque la squadra del cuore è speciale. Il Toro è qualcosa di diverso. Chi lo tifa lo sa benissimo, chi non lo tiene non può capirlo e allora rinuncio a spiegarlo». Il Torino di Urbano Cairo festeggia i 110 anni di storia. Otto giorni prima del derby. «Quando eravamo in ritiro uscivano i calendari e la prima cosa che guardavamo era il giorno del derby. Non cominciava a novembre, il derby: iniziava ad agosto, al giorno dei calendari», disse una volta Ciccio Graziani. Sì, il tifoso del Torino ha un’appartenenza spirituale, alla squadra e alla sua storia. Vissute con una sensibilità che solo le persone dotate di ironia possiedono. E allora, per chiudere, ecco cosa dichiarò, in un’occasione, il mitico Pasquale Bruno: «In campo mi dicevano di tutto: terrone, africano, ignorante. Sull’ignorante, in effetti, non si sbagliavano». Una volta di più, onore all’ironia del granatissimo Pasquale Bruno…

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